Per essere gioia

per essere gioia

L’immagine che ciascuno di noi si fa di Gesù Cristo è sempre incompleta e, almeno in parte, soggettiva. Molto dipende dalla sensibilità individuale e altrettanto, se non di più, dal modo con cui Cristo ci è stato presentato nell’infanzia.

In quest’opera, l’autore cerca di seguire passo dopo passo il testo di Matteo, recuperando, tuttavia, alcuni pochissimi brani da Marco e da Luca per quel tanto che poteva servire a una comprensione più profonda di quanto narrato da Matteo.

Lo stile scelto è quello della spontaneità, dove la riflessione non segue un percorso predefinito e razionale ma si lascia condurre dalle intuizioni, permettendo che le reazioni affiorino dal cuore per libera associazione.

Come accostarsi, dunque, a queste pagine?

Ognuno lo può fare nel modo che più gli piace. L’autore suggerisce ai propri lettori di confrontarsi prima di tutto con il brano evangelico a cui ogni composizione fa riferimento, per poterne cogliere più pienamente il significato, ma anche lasciando spazio a sempre nuovi e ulteriori approfondimenti.

«Auguro a tutti - scrive l’autore - buona lettura, nella speranza che quanto è servito a me possa servire anche ad altri. Vangelo vuol dire “annuncio di gioia”, strada perché tutti possono e potrebbero incontrare e vivere la gioia».

Questo è l’augurio e la sfida che consegnano al lettore queste pagine scritte in poesia con la penna del cuore e della spontaneità, ma anche della conoscenza e della concretezza.

Consigliato a:

Credenti in cammino, cercatori di gioia, non credenti alla ricerca di senso e di destinazione, amanti della Parola, giovani, adulti nella fede e nei giorni … assetati di gioia.